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lunedì 25 giugno 2007

Chiusdino e San Galgano

Ciao
sono andato in toscana a trovare una amica e mi ha portato in posto strano: San Galgano.
Lei mi dice: dai ti porto all'eremo di San Galgano.
Ed io: scusa ma non ho un buon rapporto con i



santi.
E lei:Ma questo è un posto particolare, fidati.
E siamo andati in aperta campagna toscana.
Tra il profumo dell'orzo e dell'acacia, c'era una

abbazia, almeno quello che ne restava. Una strana costruzione.

Si dice che fu usata la stessa geometria sacra che servì a costruire la piramide di Giza.
L'armonia dei suoni è la stessa degli archetipi divini.
Si, quelli con cui Dio costruì l'Universo.
Insomma aveva ragione Roberta, è stato interessante.
La sera c'era il Rigoletto ma non siamo restati.
Poi siamo andati a piedi fino all'eremo del santo.


La storia di questo santo non è chiara.
Non si capisce se è andato o no alle prime crociate.








Quello che si sa è che era un tipo dissennato e poi improvvisamente pianta la sua spada nella roccia.
E ancora oggi non è chiaro come ha fatto.


Così vive nell'eremo e medita spiritualità.







Non è molto chiaro perchè nell'eremo c'è un altare con accanto una teca di vetro in cui ci sono due braccia conservate dal 1200.



Sotto c'è scritto che sono le braccia di uno dei tre invidiosi che ponevano dubbi sulla spada conficcata. così amici lupi del santo li hanno sbranati e stacccato lebraccia a morsi.



Dicono Messa vicino alle braccia dell'invidioso?





Ma!



Io non vorrei fare la fine dell'invidioso, ma la spada è effettivamente piccola.
Credevo che fosse da cavaliere o crociato invece è uno spadino.



Non ho altre considerazioni, l'avvertimento delle braccine era chiaro.


Ho salutato la mia amica Roberta e sono ripartito.

Alla prossima.
Non siate invidiosi!

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