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domenica 27 luglio 2014

Lanzarote, natura e bellezza nelle Canarie

di Luciano Pellegrini

Lanzarote, isola delle Canarie, era già abitata mille anni a.C., come dimostrano gli scavi archeologici e le pitture rupestri e solo nel 1312 l’isola fu riscoperta dal navigatore genovese Lanzaroto Malocello, che le diede il suo nome.




Lanzarote offre spiagge per nudisti, surfisti, ambiente ideale per chi ama la natura e praticare ciclismo perchè i rilievi sono pochi e di modeste dimensioni. L’isola è sinonimo di geologia allo stato puro, di paesaggi sottomarini e lunari, di acque limpide, di terra riarsa, è convivenza armonica dell’uomo con la natura.



Mare infinito, le case bianche ad un solo piano con orto che viste da vicino, molti i vulcani, il più imponente, Corona.



Nel 1993, l'UNESCO ha riconosciuto a quest'area il riconoscimento di riserva biosferica.



Luoghi da visitare

Tanti i posti interessanti, il più rilevante è Arrecife che è il capoluogo dell’isola di Lanzarote e si trova sulla costa orientale, dove case hanno tutte le forme cubiche, biancastre con le porte blu.

E’ una città turistica e vivibile.



Famara si trova a nord ovest dell’isola. È una delle località più frequentate, c'è la spiaggia più lunga di tutta l’isola che si estende ai piedi del maestoso Risco de Famara. Da notare i “Zacos”, sono piccoli rifugi rotondi di pietra che forniscono riparo dalle brezze atlantiche.

Qui soffia costantemente il vento che, nel corso degli anni, ha dato vita a piccole dune che offrono riparo dal vento stesso. Il mare, il più delle volte, è mosso. Grazie alla presenza costante del vento è la spiaggia preferita dai surfisti, difatti è sempre molto frequentata da giovani che sfidano le onde con le loro tavole. Attenzione ai “palloncini di colore blu” in acqua, sono meduse, chiamate “caravelle portoghesi”. Sono dotati di tentacoli lunghi fino a 50 metri, provocano punture molto dolorose e pericolose per l'uomo. E ancora il Risco de Famara, grande scogliera di 22 chilometri che si estende da Punta Fariones, El Mirador del Rio che si trova nella parte alta del Risco de Famara, nella zona più a nord dell’isola, con panorama mozzafiato.



La Graciosa e altri rilievi



La Graciosa, pico de Las Agujas ha un’elevazione massima di 266 metri. Altri rilievi sono rappresentati dalla Montaña Amarilla, o montagna gialla, che si trova nella parte a Sud Ovest dell’isola. La Montaña Amarilla ha un’esplosione di colori, il principale è la senape (che le dà il nome), Il cratere Monte Bermeja, ubicato a Nord Est, che è la seconda cima più alta e Las Agujas Chicas, di 228metri.



Spiagge



Il piccolo porto di La Caleta del Sebo è collegato con il porto di Orzola, sito a Nord-Ovest dell'isola di Lanzarote, con un piccolo traghetto che fa da spola dove c'è Playa de las Conchas con la sabbia bianca mista a piccole conchiglie. Sullo sfondo i tipici crateri vulcanici dell'isola.



Sulla cima del cratere del Monte Bermeja, sulla cresta c’è una croce in legno con tanti braccialetti lasciati come ricordo. Una data, 1499 e quattro sculture che per me rappresentano i nodi marinai. La data che si vede sulla croce indica l'anno della fine della conquista delle isole Canarie, iniziata a Lanzarote nel 1402 e conclusasi a Tenerife nel1499.





Teguise l'antica capitale di Lanzarote.



E’ una cittadina che si trova non lontano da Arrecife. La Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora di Guadalupe si trova in Plaza San Miguel, costruita nella prima metà del 16° secolo. La facciata comprende una porta incorniciata da cava di pietra rossa e l'interno è diviso in tre navate in stile neogotico, con pezzi di intonaco bianco. Questa chiesa è un eccellente esempio di architettura, poiché vi è una mescolanza di diversi stili.

La storia di questa cattedrale è segnata dai numerosi incendi che ha subito, il più importante è nel 1909 quando l'Archivio Parrocchiale di Villa de Teguise è stato distrutto.



Si tramanda una leggenda dei Diavoletti di Teguise che ha origini popolari. Ogni notte, fra Natale e l’Epifania ed in particolare in quella di Capodanno, c’era la danza dei demoni. Il giorno successivo si celebrava la messa come ringraziamento per aver superato la notte. Oggi questa tradizione è rievocata nel carnevale canario ed in particolare in quello di Teguise. Le maschere nel corso del tempo sono state perfezionate e rese sempre più belle.



Un luogo da visitare Il Jardín de Cactus, l’ultima opera architettonica di César Manrique, è uno straordinario giardino/museo,realizzato in una vecchia cava abbandonata, da dove si estraeva materiale lavico. L’interno si presenta come una struttura circolare, un immaginabile figura dei crateri dell'Isola.



Altro posto la Mancha Blanca, un villaggio vicino a Tinajo Qui si trova il piccolo santuario Nostra Signora dei Dolori, in cui si venera la patrona dell’isola di Lanzarote. La leggenda vuole che grazie al suo intervento, si riuscì a frenare il corso della lava, proprio laddove sorge attualmente il santuario.



Parco Nazionale di Timanfaya.

Questa meravigliosa Riserva Naturale, il Parco Nazionale di Timanfaya, noto anche come le Montagne di Fuoco, è stato dichiarato parco nazionale protetto nel 1974.

Il Parco si trova fra le località di Yaiza e Tinajo, si estende per circa 50 km, ed è il risultato di uno dei più grandi disastri vulcanici della storia. Le eruzioni sono durate ininterrottamente sei anni, dal 1730 al 1736.



In questo parco, il cui simbolo è la statua di "El Diablo", disegnato da César Manrique, sono state girate alcune scene del film “2001 Odissea nello spazio”, di Stanley Kubrick .



La Corona



Jameos del Agua

Si trova all'interno del tunnel vulcanico creato dall’eruzione del Vulcano La Corona. Il crollo della volta di una galleria vulcanica genera una cavità, chiamata “jameos". In questa zona sono state create sia una struttura ricettiva che il museo dei Vulcani dell’isola. Queste gallerie sono collegate con il mare e durante i periodi d’innalzamento del livello marino, l’acqua percorreva le gallerie incanalandosi verso il vulcano.



La Cueva de Los Verdes.

Anche questa grotta è stata formata dal Vulcano La Corona. E’ uno dei posti più suggestivi di Lanzarote. Nei due chilometri di percorso nelle grotte, aperti ai turisti, le pareti sono illuminate da luci colorate e si incontrano circa sedici cameo, le meravigliose stalattiti, sino ad arrivare ad una zona subacquea chiamata “Tunnel di Atlantide”. 




Parco Naturale del Janubio



Si trovano le saline più belle delle Canarie. Sono le saline del lago Janubio o di El Golfo, dove c’era un grande cratere in riva all’oceano parzialmente crollato, con il suo lago naturale.

Sulla spiaggia di sabbia nera, siamo andati a cercare l’olivina, lo smeraldo dei poveri, una pietra silicea semi-preziosa. Gli isolani spesso la vendono allo stato grezzo oppure trasformata in collane, braccialetti o altri gioielli. Abbiamo fatto una gara a chi la trovava più grande! Non è stato difficile trovarle incastrate nella lava nera.



Nei paraggi la Playa Blanca è una delle cinque spiagge con la bandiera blu dell’intera isola di Lanzarote e vanta un’immane bellezza che da sempre affascina tutti i turisti di Lanzarote. E la Playa de Papagayo, la Playa de Guacimenta, la Playa de Arena sono spiagge utilizzate dai nudisti.



L'artista César Manrique contro lo sviluppo eco-mostri



Un uomo poliedrico, artista, pittore, scultore, ideatore di installazioni turistiche di rara bellezza, scrittore, ambientalista... ed idealista, ma anche musicista, appassionato di jazz e musica classica, così lo descrive il Presidente della Fundacion César Manrique, José Juan Ramirez.



Lo sviluppo di Lanzarote e la genialità di César Manrique sono andati di pari passo… La storia di Lanzarote, dalla metà degli anni sessanta è legata inseparabilmente alla figura di questo personaggio, a volte criticato per le sue idee estremamente anticonformiste ed altre per il suo conservatorismo.

César Manrique è nato ad Arrecife il 24 aprile 1919 in un’agiata famiglia. E’ morto il 25 settembre 1992 in un tragico incidente automobilistico a Tahíche, un villaggio situato nel comune di Teguise, in un incrocio con la strada per Arrecife, a pochi metri dalla sua Fondazione. César Manrique riposa nel cimitero di Haria, la sua tomba è diversa dalle altre, non ci sono lapidi ma pietre e terra vulcanica e al posto dei fiori piante grasse e palme.



César Manrique ebbe una forte influenza sull’assetto urbano dell’isola che è tutt’ora di grande importanza a livello ambientale, tanto è vero che non è consentito costruire sull’isola edifici oltre una certa altezza.

La sua Fondazione vigila affinché sulla costa di Lanzarote e di tutta la Spagna, non vengano costruiti eco-mostri in cemento. L’industria turistica, grazie all’operato di César Manrique, venne introdotta nel rispetto del paesaggio, della cultura e delle tradizioni.



Il fragile ecosistema dell'isola fu alla base di ogni suo progetto e la sua missione si manifestò con la coesione dell’Arte con la Natura, fino a miscelare i componenti in una fusione indistinguibile. La Natura al servizio dell'arte e l'Arte a quello della Natura. César Manrique fu sostenuto, in questa sua idea, dall'amico d'infanzia José "Pepin" Juan Ramírez, eletto Presidente del Cabildo Insular de Lanzarote, che gli affidò la responsabilità "urbanistica" dell'isola.



Edificò la sua casa sulla lava del Taro de Tahiche, su cinque bolle vulcaniche naturali e si compone di due piani, con seminterrato e gli spazi abitativi unici sono prevalentemente integrati nelle grotte di bolle vulcaniche. Diventerà la fondazione che porta il suo nome e l'emblema della sua filosofia artistica



I tre distintivi di Lanzarote

Il distintivo di Riserva della Biosfera, di "El Diablo", sono stati creati da César Manrique. Il terzo distintivo è il Geco. 






La cucina


La cucina Canaria include molti prodotti tropicali, dalla frutta esotica, come papaya, avocado, mango e “platano” (sono banane tropicali), fino alla grande varietà di succhi di frutta tropicali e tanti altri prodotti tipici, come il miele di palma, la marmellata di cactus, la crema di banane tropicali canarie.

Le zuppe, tipicamente mediterranea, arricchite di carne e pesce rende il piatto unico e sostanzioso: la zuppa di cipolle, il potajes di origine portoghese, (è un minestrone con tutti gli ortaggi dell’isola con l’aggiunta di pezzi di carne per insaporire il tutto), il minestrone di Ceci, il "Puchero Canario", che è il riepilogo di tutte le zuppe.



Ottimo è il brodo di pesce con il Gofio, farina fatta con semi di frumento, orzo, farro. Il pollo è uno dei piatti più cucinati come secondo, oltre al coniglio. Lanzarote viene chiamata, "l'isola dei conigli", che ha dato l'appellativo agli abitanti, "los conejeros". Il CONEJO EN SALMOREJO è la specialità.

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