di Luciano Pellegrini
Lanzarote, isola delle Canarie, era già
abitata mille anni a.C., come dimostrano gli scavi archeologici e le
pitture rupestri e solo nel 1312 l’isola fu riscoperta dal
navigatore genovese Lanzaroto Malocello, che le diede il suo nome.
Lanzarote offre spiagge per nudisti,
surfisti, ambiente ideale per chi ama la natura e praticare ciclismo
perchè i rilievi sono pochi e di modeste dimensioni. L’isola è
sinonimo di geologia allo stato puro, di paesaggi sottomarini e
lunari, di acque limpide, di terra riarsa, è convivenza armonica
dell’uomo con la natura.
Mare infinito, le case bianche ad un
solo piano con orto che viste da vicino, molti i vulcani, il più
imponente, Corona.
Nel 1993, l'UNESCO ha riconosciuto a
quest'area il riconoscimento di riserva biosferica.
Luoghi da visitare
Tanti i posti interessanti, il più
rilevante è Arrecife che è il capoluogo dell’isola di Lanzarote e
si trova sulla costa orientale, dove case hanno tutte le forme
cubiche, biancastre con le porte blu.
E’ una città turistica e vivibile.
Famara si trova a nord ovest
dell’isola. È una delle località più frequentate, c'è la
spiaggia più lunga di tutta l’isola che si estende ai piedi del
maestoso Risco de Famara. Da notare i “Zacos”, sono piccoli
rifugi rotondi di pietra che forniscono riparo dalle brezze
atlantiche.
Qui soffia costantemente il vento che,
nel corso degli anni, ha dato vita a piccole dune che offrono riparo
dal vento stesso. Il mare, il più delle volte, è mosso. Grazie alla
presenza costante del vento è la spiaggia preferita dai surfisti,
difatti è sempre molto frequentata da giovani che sfidano le onde
con le loro tavole. Attenzione ai “palloncini di colore blu” in
acqua, sono meduse, chiamate “caravelle portoghesi”. Sono dotati
di tentacoli lunghi fino a 50 metri, provocano punture molto dolorose
e pericolose per l'uomo. E ancora il Risco de Famara, grande
scogliera di 22 chilometri che si estende da Punta Fariones, El
Mirador del Rio che si trova nella parte alta del Risco de Famara,
nella zona più a nord dell’isola, con panorama mozzafiato.
La Graciosa e altri rilievi
La Graciosa, pico de Las Agujas ha
un’elevazione massima di 266 metri. Altri rilievi sono
rappresentati dalla Montaña Amarilla, o montagna gialla, che si
trova nella parte a Sud Ovest dell’isola. La Montaña Amarilla ha
un’esplosione di colori, il principale è la senape (che le dà il
nome), Il cratere Monte Bermeja, ubicato a Nord Est, che è la
seconda cima più alta e Las Agujas Chicas, di 228metri.
Spiagge
Il piccolo porto di La Caleta del Sebo
è collegato con il porto di Orzola, sito a Nord-Ovest dell'isola di
Lanzarote, con un piccolo traghetto che fa da spola dove c'è Playa
de las Conchas con la sabbia bianca mista a piccole conchiglie. Sullo
sfondo i tipici crateri vulcanici dell'isola.
Sulla cima del cratere del Monte
Bermeja, sulla cresta c’è una croce in legno con tanti
braccialetti lasciati come ricordo. Una data, 1499 e quattro sculture
che per me rappresentano i nodi marinai. La data che si vede sulla
croce indica l'anno della fine della conquista delle isole Canarie,
iniziata a Lanzarote nel 1402 e conclusasi a Tenerife nel1499.
Teguise l'antica capitale di Lanzarote.
E’ una cittadina che si trova non
lontano da Arrecife. La Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora di
Guadalupe si trova in Plaza San Miguel, costruita nella prima metà
del 16° secolo. La facciata comprende una porta incorniciata da cava
di pietra rossa e l'interno è diviso in tre navate in stile
neogotico, con pezzi di intonaco bianco. Questa chiesa è un
eccellente esempio di architettura, poiché vi è una mescolanza di
diversi stili.
La storia di questa cattedrale è
segnata dai numerosi incendi che ha subito, il più importante è nel
1909 quando l'Archivio Parrocchiale di Villa de Teguise è stato
distrutto.
Si tramanda una leggenda dei Diavoletti
di Teguise che ha origini popolari. Ogni notte, fra Natale e
l’Epifania ed in particolare in quella di Capodanno, c’era la
danza dei demoni. Il giorno successivo si celebrava la messa come
ringraziamento per aver superato la notte. Oggi questa tradizione è
rievocata nel carnevale canario ed in particolare in quello di
Teguise. Le maschere nel corso del tempo sono state perfezionate e
rese sempre più belle.
Un luogo da visitare Il Jardín de
Cactus, l’ultima opera architettonica di César Manrique, è uno
straordinario giardino/museo,realizzato in una vecchia cava
abbandonata, da dove si estraeva materiale lavico. L’interno si
presenta come una struttura circolare, un immaginabile figura dei
crateri dell'Isola.
Altro posto la Mancha Blanca, un
villaggio vicino a Tinajo Qui si trova il piccolo santuario Nostra
Signora dei Dolori, in cui si venera la patrona dell’isola di
Lanzarote. La leggenda vuole che grazie al suo intervento, si riuscì
a frenare il corso della lava, proprio laddove sorge attualmente il
santuario.
Parco Nazionale di Timanfaya.
Questa meravigliosa Riserva Naturale,
il Parco Nazionale di Timanfaya, noto anche come le Montagne di
Fuoco, è stato dichiarato parco nazionale protetto nel 1974.
Il Parco si trova fra le località di
Yaiza e Tinajo, si estende per circa 50 km, ed è il risultato di uno
dei più grandi disastri vulcanici della storia. Le eruzioni sono
durate ininterrottamente sei anni, dal 1730 al 1736.
In questo parco, il cui simbolo è la
statua di "El Diablo", disegnato da César Manrique, sono
state girate alcune scene del film “2001 Odissea nello spazio”,
di Stanley Kubrick .
La Corona
Jameos del Agua
Si trova all'interno del tunnel
vulcanico creato dall’eruzione del Vulcano La Corona. Il crollo
della volta di una galleria vulcanica genera una cavità, chiamata
“jameos". In questa zona sono state create sia una struttura
ricettiva che il museo dei Vulcani dell’isola. Queste gallerie sono
collegate con il mare e durante i periodi d’innalzamento del
livello marino, l’acqua percorreva le gallerie incanalandosi verso
il vulcano.
La Cueva de Los Verdes.
Anche questa grotta è stata formata
dal Vulcano La Corona. E’ uno dei posti più suggestivi di
Lanzarote. Nei due chilometri di percorso nelle grotte, aperti ai
turisti, le pareti sono illuminate da luci colorate e si incontrano
circa sedici cameo, le meravigliose stalattiti, sino ad arrivare ad
una zona subacquea chiamata “Tunnel di Atlantide”.
Parco Naturale del Janubio
Si trovano le saline più belle delle
Canarie. Sono le saline del lago Janubio o di El Golfo, dove c’era
un grande cratere in riva all’oceano parzialmente crollato, con il
suo lago naturale.
Sulla spiaggia di sabbia nera, siamo
andati a cercare l’olivina, lo smeraldo dei poveri, una pietra
silicea semi-preziosa. Gli isolani spesso la vendono allo stato
grezzo oppure trasformata in collane, braccialetti o altri gioielli.
Abbiamo fatto una gara a chi la trovava più grande! Non è stato
difficile trovarle incastrate nella lava nera.
Nei paraggi la Playa Blanca è una
delle cinque spiagge con la bandiera blu dell’intera isola di
Lanzarote e vanta un’immane bellezza che da sempre affascina tutti
i turisti di Lanzarote. E la Playa de Papagayo, la Playa de
Guacimenta, la Playa de Arena sono spiagge utilizzate dai nudisti.
L'artista César Manrique contro lo
sviluppo eco-mostri
Un uomo poliedrico, artista, pittore,
scultore, ideatore di installazioni turistiche di rara bellezza,
scrittore, ambientalista... ed idealista, ma anche musicista,
appassionato di jazz e musica classica, così lo descrive il
Presidente della Fundacion César Manrique, José Juan Ramirez.
Lo sviluppo di Lanzarote e la genialità
di César Manrique sono andati di pari passo… La storia di
Lanzarote, dalla metà degli anni sessanta è legata inseparabilmente
alla figura di questo personaggio, a volte criticato per le sue idee
estremamente anticonformiste ed altre per il suo conservatorismo.
César Manrique è nato ad Arrecife il
24 aprile 1919 in un’agiata famiglia. E’ morto il 25 settembre
1992 in un tragico incidente automobilistico a Tahíche, un villaggio
situato nel comune di Teguise, in un incrocio con la strada per
Arrecife, a pochi metri dalla sua Fondazione. César Manrique riposa
nel cimitero di Haria, la sua tomba è diversa dalle altre, non ci
sono lapidi ma pietre e terra vulcanica e al posto dei fiori piante
grasse e palme.
César Manrique ebbe una forte
influenza sull’assetto urbano dell’isola che è tutt’ora di
grande importanza a livello ambientale, tanto è vero che non è
consentito costruire sull’isola edifici oltre una certa altezza.
La sua Fondazione vigila affinché
sulla costa di Lanzarote e di tutta la Spagna, non vengano costruiti
eco-mostri in cemento. L’industria turistica, grazie all’operato
di César Manrique, venne introdotta nel rispetto del paesaggio,
della cultura e delle tradizioni.
Il fragile ecosistema dell'isola fu
alla base di ogni suo progetto e la sua missione si manifestò con la
coesione dell’Arte con la Natura, fino a miscelare i componenti in
una fusione indistinguibile. La Natura al servizio dell'arte e l'Arte
a quello della Natura. César Manrique fu sostenuto, in questa sua
idea, dall'amico d'infanzia José "Pepin" Juan Ramírez,
eletto Presidente del Cabildo Insular de Lanzarote, che gli affidò
la responsabilità "urbanistica" dell'isola.
Edificò la sua casa sulla lava del
Taro de Tahiche, su cinque bolle vulcaniche naturali e si compone di
due piani, con seminterrato e gli spazi abitativi unici sono
prevalentemente integrati nelle grotte di bolle vulcaniche. Diventerà
la fondazione che porta il suo nome e l'emblema della sua filosofia
artistica
I tre distintivi di Lanzarote
Il distintivo di Riserva della
Biosfera, di "El Diablo", sono stati creati da César
Manrique. Il terzo distintivo è il Geco.
La cucina
La cucina Canaria include molti
prodotti tropicali, dalla frutta esotica, come papaya, avocado, mango
e “platano” (sono banane tropicali), fino alla grande varietà di
succhi di frutta tropicali e tanti altri prodotti tipici, come il
miele di palma, la marmellata di cactus, la crema di banane tropicali
canarie.
Le zuppe, tipicamente mediterranea,
arricchite di carne e pesce rende il piatto unico e sostanzioso: la
zuppa di cipolle, il potajes di origine portoghese, (è un minestrone
con tutti gli ortaggi dell’isola con l’aggiunta di pezzi di carne
per insaporire il tutto), il minestrone di Ceci, il "Puchero
Canario", che è il riepilogo di tutte le zuppe.
Ottimo è il brodo di pesce con il
Gofio, farina fatta con semi di frumento, orzo, farro. Il pollo è
uno dei piatti più cucinati come secondo, oltre al coniglio.
Lanzarote viene chiamata, "l'isola dei conigli", che ha
dato l'appellativo agli abitanti, "los conejeros". Il
CONEJO EN SALMOREJO è la specialità.
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